Un pomeriggio fra le rose del “Giardino Segreto”, di Sara Frau

“In mezzo all’ erba, sotto gli alberi, nei vasi grigi delle nicchie, si scorgevano pennellate bianche, d’oro, di porpora; sopra la sua testa gli alberi erano rosa e bianchi, e ovunque si udivano battiti d’ali, suoni flautati, ronzii, dolci profumi.”

Il Giardino Segreto, Frances H. Burnett, 1910

La trepidazione e la curiosità della piccola Mary, che guidata dal volo di un pettirosso scopre un giardino abbandonato, soltanto in apparenza privo di vita. Il rifiorire delle rose che segue la rinascita interiore di una bambina incompresa e sola. La falcata barcollante di Colin verso suo padre. E i sentimenti. Tanti, possenti e magnificamente descritti dalla penna di Frances H. Burnett.

Sara Frau, 12 anni

Chissà se quando l’autrice, china sulla sua scrivania, si accingeva a scrivere “Il Giardino Segreto”, era in qualche modo consapevole dello straordinario successo e del riflesso nei cent’anni a venire racchiusi nel fortunato destino di questo romanzo. Oggi Sara, 12 anni, ci racconta delle impressioni e dei pensieri che la lettura del libro ha suscitato in lei.

“Il Giardino Segreto è un classico. Parla di una bambina di nome Mary, che da subito viene descritta dall’ autrice come magra, viziata e antipatica.  Alla morte dei genitori, la piccola viene mandata da uno zio in campagna. Qui avrà l’occasione di incontrare nuovi amici e, dopo aver scoperto una piccola porta nascosta dall’ edera, di prendersi cura di un bellissimo giardino, chiuso per una disgrazia molti anni prima, con l’aiuto del fratello minore della sua cameriera.

Si tratta di un libro che insegna molto sia sul potere dell’ amicizia che su quanto sia importante vivere all’aperto. In particolare il tema della natura è ricorrente nel racconto dell’autrice, che da quanto ho appreso facendo una breve ricerca era appassionata di giardinaggio e  potrebbe avrebbe tratto ispirazione per il giardino descritto nel libro passeggiando in quello di Marytham Hall, in Inghilterra .

Un altro aspetto importante è di certo quello della solitudine: Mary, quando va a vivere dallo zio, si è ritrovata completamente sola e questo non l’ha di certo aiutata, essendo sempre stata una bambina cresciuta senza amore. Quando poi ha trovato il Giardino Segreto, è come se avesse scoperto tra le sue piante, i suoi alberi e i suoi fiori un piccolo mondo da proteggere e accudire come nessuno aveva mai fatto con lei.

Il “Giardino”, infatti, indica molte cose: ad esempio, di quanto il mondo sia bello anche se talvolta ti sembra di esistere ed essere completamente solo. Ma parla anche del lato positivo che vive in tutti noi e delle nostre parti più nascoste e segrete, quelle che non mostriamo a nessuno”.

Sara Frau

Autore dell'articolo: Redazione