Quando la paura ci impedisce di reagire, di Sara Frau

Non si può immaginare cosa si possa fare quando si è in preda alla paura.

Penso ad esempio ad alcune delle forme di maltrattamento più diffuse: la violenza sui minori o quella sulle donne, o i diversi atti di bullismo che quotidianamente si verificano nel nostro Paese. Se io assistessi ad una scena di bullismo, ammetto che non saprei cosa fare, perchè il bullo potrebbe alla fine accusarmi, in qualche modo. Potrei anche cercare aiuto da un adulto, ma comunque ritengo che la colpa principale di questa escalation di violenza sia da attribuire al “pubblico” del bullo, ossia a quanti assistono alle sue malefatte: sia che lo temano, sia che lo ammirino. Se il bullo si accorgesse che nessuno ha paura o si complimenta con lui per ciò che fa, prima o poi senza dubbio la smetterebbe. Tante persone non hanno ancora capito questo fatto e la paura continua a dilagare.

La paura può essere interpretata in modi diversi: la paura di perdere qualcuno e qualcosa, la paura di sentirsi soli e sbagliare, la paura di accettare le proprie colpe. Nonostante esistano tanti aspetti diversi della paura, occorre ricordare questo: in tutti i posti ci sarà qualcuno che crede di essere migliore di te, ma non lo è, perchè tu un giorno lo supererai e dimostrerai, sopratutto a te stesso, che SEI IL MIGLIORE DELLA TUA VITA, perchè nessuno, ma proprio nessuno, ti dovrà manipolare come se fossi un burattino. Lo scopo della vita è superare i propri limiti e non farsi sottomettere da nessuno: bisogna prendere la vita in mano e dire: “qui io sono il migliore”. Ci sarà sempre qualcuno più bravo di te, in classe o nello sport. tra gli amici. Ma i più bravi servono solo ad una cosa: essere superati da te.

Sara Frau

Autore dell'articolo: Redazione