Lungo il filo delle tessitrici di Sardegna: al via il progetto “Memory Wefts”

“Àppo intesu sonu ’e telarzu /
e sa bidda no pariat piùs morta….”

Salvatore Cambosu, “Il cervo in ascolto”

Al via il progetto “Memory Wefts”: combinare l’ arte, la tradizione e le più recenti tecnologie per promuovere l’antico patrimonio di conoscenze e abilità in ambito tessile.

C’è voluto il matrimonio  fra la potenza evocativa del teatro e il prezioso sostrato fornito dalla cultura sarda del telaio per dare vita a uno spettacolo capace di ripercorrere, sulle orme dello splendido “Cervo in ascolto” di Salvatore Cambosu, l’origine della nostra tradizione tessile e la sua unicità. Musiche, costumi, scenografie concorreranno nel difficile compito di internazionalizzare uno dei cavalli di battaglia dell’identità tra la Germania e la Gran Bretagna, dove l’anno prossimo lo spettacolo verrà replicato in occasione di due giganti della fieristica tessile mondiale: “Domotex”, ad Hannover, e “Larta”, a Londra.

Teatro Tragodia in scena

Attori del  progetto, presentato martedì nella Sala Conferenze della Biblioteca Regionale di Cagliari: il Teatro Tragodia, l’Effimero Meraviglioso e la ditta Luigi Spano, riuniti nell’ “Ati Tramas”, con la collaborazione dei progettisti Lara Melis e Ismaele Marongiu.

Sarà compito loro saper sciogliere la matassa, districare i fili del variegato eppure comune passato delle tessitrici di Sardegna e, come Arianna nel labirinto, prendere  per mano gli spettatori lungo un percorso che all’ utilizzo delle più conosciute forme di rappresentazione unisce alcuni supporti di assoluta novità.

Quali? La penna grafica, ad esempio, ma anche il “Mondo Nuovo”, uno strumento ottico nato circa duecento anni fa, simile nel suo funzionamento alla celebre “lanterna magica”. E, dulcis in fundo, un videogioco ( entro dicembre 2019 su Android e iOS) per accompagnare gli utenti in un viaggio virtuale all’interno della storia e dei luoghi del telaio. Lo spettacolo, che prenderà il nome di “Istòs”, debutterà il prossimo 1 settembre in occasione della Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna a Mogoro. Il piccolo centro vanta un’inserimento capillare vecchio di secoli nel campo della tessitura e della trasmissione dei saperi ad essa legati.

« Memory Wefts è un progetto che promuove cultura, ma anche turismo e sviluppo economico. Abbiamo scelto di affiancare tratti moderni (come il videogioco, per incontrare i gusti e l’interesse dei giovani, o i linguaggi multimediali come la penna grafica), al ricorso a uno strumento datato, obsoleto come il “Mondo Nuovo”, che ci permette però di raccontare e mettere a confronto modi diversi di trasmettere immagini ed emozioni »

Giuseppe Onnis, “Teatro Tragodia”

Francesca Virdis

Autore dell'articolo: Redazione